08.07.20 – Colpo di scena a Genova nel corso del processo sulla collocazione della torre piloti del porto, crollata il 7 maggio 2013 per l’urto della nave Jolly Nero, e che causò la morte di nove persone.
Il pubblico ministero Walter Cotugno ha infatti chiesto nel corso dell’udienza tenutasi martedì presso la Fiera del capoluogo ligure, che la pena piu alta tra i dieci imputati, cinque anni di carcere, venga inflitta all’ammiraglio Felicio Angrisano, ex Comandante del porto di Genova ed ex comandante generale della Capitaneria.”Per lui c’è una doppia responsabilità – ha spiegato il pm nella requisitoria – come comandante del porto e come datore di lavoro. Doveva essere in grado verificare il rischio e di farvi fronte, costi quel che costi. Certo forse se avesse fatto scendere quei ragazzi dalla torre avrebbe significato dare della manica di incoscienti ai predecessori e forse facendo ciò non diventi comandante generale”.
Tra le richieste del PM figurano anche ulteriori 10 condanne e una assoluzione. In particolare: tre anni e quattro mesi per Fabio Capocaccia, ex commissario del Comitato Autonomo Portuale; due anni e sei mesi per Angelo Spaggiari, strutturista; quattro anni per Paolo Grimaldi, ingegnere; tre anni e quattro mesi per Ugo Tomasicchio, ex presidente della sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; tre anni per Mario Como, strutturista; un anno e quattro mesi per Paolo Tallone, ufficiale della Capitanerie di porto; tre anni per Giovanni Lettich e un anno per Sergio Morini, entrambi della Corporazione Piloti; due anni per Gregorio Gavarone e sei mesi per Roberto Marzedda, entrambi della società Rimorchiatori Riuniti. Chiesta l’assoluzione per Edoardo Praino, ex funzionario del Comitato Autonomo Portuale.
Il pm, ha inoltre chiesto la condanna ad una pena pecuniaria per responsabilità amministrativa, dellaRimorchiatori Riuniti (150.000 euro) e della Corporazione piloti di Genova (200.000 euro).
Il processo sulla costruzione della torre, fa seguito a quello sul crollo della stessa ed è scaturito grazie alla determinazione della madre di una delle vittime, Giuseppe Tusa. La donna si è infatti opposta all’archiviazione richiesta dalla Procura e il gip ha ordinato al pm nuovi accertamenti.
Le altre vittime sono Francesco Cetrola, 38 anni, Marco de Candussio, 39, Daniele Fratantonio, 30, Giovanni Iacoviello, 35, Davide Morella, 33, Michele Robazza, 44, Sergio Basso e Maurizio Potenza, 50 anni.
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