20.01.21 – L’Autorità Portuale di Singapore ha reso noto un ambiziso programma di vaccinazione per circa 10000 lavoratori marittimi da realizzarsi entro la fine del mese.
Scopo dell’iniziativa è proteggere il personale marittimo – tra cui lavoratori portuali, piloti di porto, ufficiali di carico, ispettori marittimi e sovrintendenti marittimi, dall’imperversare della pandemia di coronavirus.
Finora più di 700 persone sono state vaccinate in vista del lancio completo del programma. L’Autorità Portuale di Singapore ha già ricevuto circa 6.000 richieste per sottoporsi al vaccino da parte del personale marittimo.
“Ci affidiamo al nostro personale marittimo per il trasporto di ciò di cui abbiamo bisogno ogni giorno, tra cui cibo, forniture mediche e beni di consumo”, ha detto Quah Ley Hoon (nella foto), amministratore delegato della MPA. “Speriamo che la vaccinazione possa dare loro tranquillità quando svolgono il loro lavoro a bordo delle navi. Questo fornirà un ulteriore livello di protezione e manterrà le loro famiglie e la comunità al sicuro. Li incoraggiamo fortemente a farsi avanti per una vaccinazione precoce”.
Per facilitare il programma, un centro di vaccinazione per il personale marittimo è stato allestito al Raffles City Convention Centre.
“La vaccinazione mi tiene al sicuro e mi permette di fare il mio lavoro con meno preoccupazioni. È un ulteriore livello di protezione, non solo per me, ma per i miei colleghi piloti di porto e la mia famiglia“, ha detto Loh Kah Wai, 55 anni, pilota di porto della PSA Marine, che è stato il primo lavoratore marittimo ad essere vaccinato nell’ambito del programma.
La strategia di Singapore arriva mentre la International Chamber of Shipping (ICS), con sede a Londra, ha invitato i governi a dare la priorità alle vaccinazioni dei marittimi in modo che le catene di approvvigionamento globale possano funzionare senza problemi.
Socondo l’ICS, nuove varianti di Covid-19 in Brasile, Sudafrica e Regno Unito hanno causato restrizioni nei collegamenti marittimi e aerei, limitando la capacità degli armatori di rimpatriare centinaia di migliaia di marittimi bloccati a lavorare su navi oltre la scadenza dei loro contratti.